Le provviste

L’estate era anche il periodo in cui si conservavano per il lungo inverno i prodotti della terra. La provvista più importante era sicuramente “a sarsa”, cioè la conserva di pomodoro. Dopo aver raccolto i pomodori più maturi, si lavavano: una parte di pomodori veniva prima schiacciata in un secchio con le mani e poi passata nei setacci per ottenere la salsa; l’altra parte di pomodori, tagliata a fettine, costituiva “il filetto”.
Sia con la salsa che con il filetto venivano riempite bottiglie, chiuse con tappi di sughero, sistemate con degli stracci in uno “stagnato” , colmo d’acqua e posto sul fuoco a bollire per un’ora di seguito.
Altre conserve per l’inverno erano costituite da melanzane, peperoni e pomodori salati, peperoni e capperi all’aceto.
 
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